On.Ministro Roberto Calderoli, si occupa di semplificazione e piromania |
Sono frequenti i pregiudizi sulla non-partecipazione degli Italiani alla vita politica. Si parla spesso di disinteresse diffuso e cose simili. Alle elezioni la coalizione che ottiene la massima maggioranza è l’astensionismo. Eppure in questi ultimi due mesi sono state raccolte oltre un milione di firme, quasi un nuovo record, per il referendum abrogativo della legge Calderoli. Questo dimostra che il popolo è passivo quando sa di non poter influire, ma reagisce quando gli si danno gli strumenti per farlo.
Il risultato (ora che è così vistoso) piace un po’ a tutti: all’opposizione ovviamente, anche a quelli che storcevano il naso con discrezione, al Presidente Napolitano, che ha salutato con un certo entusiasmo questo evento, ad alcuni membri della maggioranza come Alfano, e a qualche leghista, forse anche a quello che per primo firmò la legge elettorale chiamandola porcata (da cui il nome porcellum, con cui il politologo Giovanni Sartori la rese famosa).
Ora i promotori prevedono il referendum per la prossima primavera, qualora ricevesse l’ok della Corte Costituzionale, che è lecito aspettarsi.
Come molti di voi sanno, principale motivo dell’ostilità alla legge che si vuole abrogare è il fatto che essa preclude ai cittadini la possibilità di indicare preferenze. Il corpo elettorale può votare solo un simbolo, lasciando agli oligarchi dei vari partiti il compito di eleggere i parlamentari. Un sistema davvero ipocrita, per chi dice di incarnare la volontà popolare.
Ultimamente si è vista l’efficacia dello strumento referendario. Pare che i cittadini sappiano fare politica meglio dei governanti. Badate che questo principio vale solo in Italia, dove i migliori non vedono riconosciuti i propri meriti, e gli individui da centro sociale attecchiscono alle poltrone regie.
Abbiate speranza, il tutto si può recuperare!