lunedì 26 settembre 2011

La verità gli fa male

Le puttanesche conversazioni presidenziali sono divenute, già dagli inizi, un fenomeno globale. Tutto il mondo è sintonizzato sulle frequenze delle Arcore’s Nights da quanto…2-3 anni?

E’ un’indecenza, questo lo pensiamo tutti. Da Silviuccio, che cambia tre telefoni al giorno per non farsi intercettare senza capire che intercettano quelli con cui parla, povero, a chi ha abbastanza decenza da storcere il naso pensando a un PdC che difende i valori cristiani castigando pulzelle più o meno maggiorenni, solo per dirne una.

Non temete, ci pensa il governo della "rivoluzione liberale" a fare ordine (nascondere lo sporco sotto il tappeto) con la Legge-bavaglio new edition 2011! Immagino un po’ tutti sappiate di cosa si tratta: per citare solo i punti più famosi, le intercettazioni (che sarebbero atti pubblici quando il processo parte) non devono più essere divulgate se riguardano lorsignori; poco male, perché le intercettazioni stesse saranno pressoché inutilizzabili se anche solo vi si nomina un parlamentare (se fossi un rapitore potrei chiamare il mio complice “Renato Schifani” al telefono, così ‘sti sbirri mi lascerebbero in pace).

Queste cose, salvo i lettori di  fogli abusivi e giornali-figli-di-papà vari, le sapete un po’ tutti. Quello che non tutti sanno è che  infilato nel ddl c’è anche un provvedimento da pedigree contro la libertà d’espressione in Internet. Una derivazione del ramo-bavaglio della legge, che costringe qualunque entità virtuale ad applicare la rettifica dei contenuti sgraditi “entro 48 ore dalla richiesta del soggetto interessato, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”.


Avete finito di ridere? Io riderò quando questa porcata entrerà in vigore, perché imbavaglierà ‘sto cazzo, se mi passate il termine. La menzogna ha una differenza di fondo con la verità: è falsa invece che vera. Ora vi spiego come farete a riconoscere una notizia vera da una falsa presente su questa piattaforma, nel malaugurato caso in cui questo progetto piduista(fa molto Di Pietro) passasse: la notizia vera sarà supportata da fonti e prove concrete, che il lettore potrà testare da sé.  La rettifica falsa da contraddittorio alla Santanchè si riconosce perché non si sa da dove scappa fuori. Ma infondo non bisogna avere doti particolari per capire che cose come “Dell’Utri non ha condanne” o “La Gelmini è molto istruita” sono frasi imboccate dal governo del ducetto. 

Torneremo sull'argomento ddl Intercettazioni, per svelarne i particolari più o meno noti al più presto.

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