venerdì 7 settembre 2012

Dubbi, certezze e Casaleggio

Il 6 settembre accade qualcosa di molto interessante, triste o preveibile a seconda, ed accade durante un servizio della trasmissione Piazza Pulita di La7. Per chi, come me, se la fosse persa, può trovare qui ciò a cui mi riferisco, che ovviamente è il fuorionda del consigliere regionale Giovanni Favia, ormai ultra-noto, con l'inviato di Formigli.

Tante teorie al riguardo: il consigliere neoeletto cerca fama, poiché avrebbe per forza saputo che ogni sua parola sarebbe stata pubblicata, oppure cerca di "auto-epurarsi" per aumentare consenso intorno a sé... è molto più probabile, secondo chi scrive, che Favia abbia semplicemente detto la verità senza nemmeno porsi il problema se le sue parole sarebbero state rese note o no. Glielo si legge in faccia, quando una persona non è capace di mentire ed è costretta a farlo non regge il peso. Quella di Favia non è una confidenza, è una confessione.

Ma chi è Gianroberto Casaleggio? Al Corriere della Sera si presenta come un privato cittadino che, contattato da Grillo, avrebbe cooperato con lui per la costruzione di un progetto politico, e che contro le parole di Favia non avrebbe mai interferito concretamente con il Movimento. Ci sono tuttavia molte cose che andrebbero spiegate, o che si spiegano da sé, tra epurazioni e divieti televisivi. 

Al di là delle domande su chi sia Casaleggio, se un comune imprenditore informatico brillante e realizzato, un padre-padrone di movimenti rivoluzionari, un massone depositario della vera conoscenza, o tutte le cose insieme... la storia d'Italia si rivela giovane rispetto a ciò che verrà.

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