sabato 1 settembre 2012

Meno Grilli per la testa

Ci siamo gente, manca poco! Il giorno del giudizio però non sarà a dicembre, dovremo invece aspettare primavera. E sempre che nel frattempo non si decida di sospendere le elezioni per il bene del popolo bue, per dirla come eventualmente lo direbbe lo pseudogoverno. Una considerazione scontata al riguardo? Movimento 5stelle fenomeno dell'anno 2013.
Ne gioirei parecchio se la succitata considerazione fosse realmente così scontata...

In gran parte del suolo patrio il movimento accumula consenso. Per parlare solo della mia piccola e umile regione, l'Umbria, gli ormai noti come "grillini" costituiscono secondo i sondaggi il secondo partito nelle preferenze elettorali, col sostegno in particolare della classe imprenditoriale. Sono superati di una caccola dal PD. Dunque cos'è che mi preoccupa? Il fatto che ad esempio, ripensandoci, poco più su io stesso mi sono riferito a loro come "grillini".
Il ché ci porta a parlare di Giuseppe Piero Grillo.

Il comico genovese, noto a tutta Italia da anni ma in realtà sconosciuto ai più, è stato promotore di un sentimento politico fervente, innovativo, coadiuvato dalla sua spiccata personalità. Senza di lui il Movimento non avrebbe la notorietà di cui è ora rivestito e, come tutti possono argomentare, si è sempre trattato di una notorietà a doppio taglio. Solo che ultimamente il manico del coltello ce l'ha la disinformazione, e a passarglielo è lo stesso Grillo...

Chi scrive non è, sinceramente, un dispregiatore del culto della personalità. Tuttavia lo ritiene un sistema che funziona quando la personalità funziona a sua volta. E Grillo, arrivato a 64 anni a luglio, comincia a perdere colpi. Alcune esternazioni potrebbero confondere l'elettorato più passivo, alcune rivendicazioni paternalistiche sul Movimento possono a ragione indisporre i più tenaci.
Se non viene messo da parte tutto il progetto rischia di diventare davvero, come vuole la stampa di corte, "la risposta strillata allo stremo degli italiani". I 5stelle devono solo seguire le linée guida fino ad ora tracciate, assumersi la piena responsabilità di tutta la macchina e diventare in fine politica con la P maiuscola.
Poi ne riparliamo.

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