Ci sono cose che questo sconvolgimento politico non ha ancora ucciso: da una parte il signoraggio internazionale che unisce tutti i poteri finanziari forti e che si sentirà rassicurato dalla eventuale presidenza Monti, uomo della Goldman Sachs, in Italia. Dall'altra, non è ancora morto il Berlusconismo, o meglio non tutto.
Forse il culto del vincitore, che ha portato negli anni parlamentari ed elettori a inginocchiarsi all'altezza dell'uomo solo perché, appunto, vinceva, non è più influente come prima. Ma Berlusconi è vivo e con lui sono vivi i suoi interessi. E quando si è detto che il PdL avrebbe appoggiato Monti dall'esterno non avete avuto un sussulto? Anzi, pare si intenda fare un confronto tra Monti, Dini e Letta. Si suppone per decidere quale sia più utile ad assecondare gli interessi di Tizio, Caio e Sempronio.
Ora immaginiamoci un attimo la situazione: il governo tecnico deve approvare importanti riforme economiche e sociali al più presto. Per farlo avrà bisogno, volta per volta, della maggioranza parlamentare. Se le persone sono responsabili, sostengono un provvedimento se lo ritengono efficace.
Solo che siamo in Italia, signori miei.
Dunque continuiamo con le nostre previsioni: cosa vieta a un manipolo consistente di manigoldi "esterni al governo tecnico" di imporre una forma vergognosa di do ut des facilmente immaginabile? Io vi voto il provvedimento urgente, ma solo se mi ci metti questo e quest'altro, detto terra terra.
Fantasticherie distopiche? Non è proprio periodo, dite, per sistemazioni personali? Mmm... abbiamo visto un signore che fa il Presidente del Consiglio farsi una legge per il dopo-morte e infilarla in un provvedimento di emergenza nazionale. Abbiamo visto gente che si fa chiamare "onorevole" andare da un a parte politica all'altra a seconda di dove tirava il vento e il portafoglio. Un accenno di pessimismo pare quantomeno giustificato.
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