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Voi le parole ce le avete? Forse persino un sensato "troppo tardi" sarebbe di troppo...tardi. Non hanno preso misure, non hanno pensato ad altro che alle loro stronzatine, si sono ridotti all'ultimo, hanno soppresso la poca credibilità che avevano sotto strati di ulteriore marciume. E adesso pagheremo tutti.
Non hanno fatto la patrimoniale perché sennò avrebbero perso "l'elettorato di riferimento". Stesso principio per cui non hanno mai combattuto l'evasione fiscale, forse. Chi ha detto che un politico guarda alle prossime elezioni ma uno statista guarda alle prossime generazioni dovrebbe inalberarsi come una biscia agguerrita. Solo che chi parlò così è defunto e si è risparmiato uno spettacolo raccapricciante.
Infatti quello che tutti vogliono adesso sono proprio le elezioni anticipate, come se dovessimo stare a pensare a chi ha il consenso popolare (per quello che vale poi) prima dell'esigenza di ritornare a galla a respirare.
Ormai non si tratta di tirarla per le lunghe, si tratta di reagire subito, con ogni mezzo, ad ogni costo. Non prima che sia troppo tardi perché è già troppo tardi. Ora bisogna rimediare al più presto perché al peggio c'è sempre tempo.
Oggi il Presidente della Repubblica ha nominato senatore a vita Mario Monti, economista dall'indiscusso talento e dalla potenza intellettuale ben nota. Segno che le personalità meno impulsive e più responsabili (sebbene i precedenti che hanno) premono per evitare a tutti i costi il botto finale.
Oggi lo spread Btp-Bund ha raggiunto un nuovo record mostruoso e di questo passo la fine è minacciosamente vicina. Mai come oggi ideologie, tatticismi e opportunismi sono stati deleteri e pericolosi.
A questo proposito, farebbe quanto mai schifo pensare che si invocano le elezioni per evitare l'applicazione del referendum anti-Porcellum dall'esito scontato.
Farebbe...quanto mai...schifo...
purtroppo è tutto vero,manderanno in pensione dorata il nano,salveranno una parte di eredità per i suoi figli,sai la vita costa,a noi rimarranno in eredità i berlusconiani,i suoi tirapiedi ma quel che è peggio un'italia nella quale facciamo fatica a riconoscerci
RispondiEliminaIo credo che questa eredità qualcuno la saprà utilizzare al meglio e mi spiego: ora si avvia una fase nuova, ma inequivocabilmente figlia di quest'ultimo ventennio. Resta la delusione e questa delusione a qualcosa di positivo porterà... da ottimista ci credo.
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