Ragionando sulle parole del ministro Sacconi al riguardo, credo siano necessarie delle considerazioni sulla vociferata riforma dell'art.18 del '70 e i rischi di attentati terroristici che potrebbero seguire. In particolare il ministro teme un nuovo omicidio Biagi, che sarà causato, ovviamente, dal solito clima di odio che fra non molto potrebbe diventare una voce dello Zanichelli.
Sul tema è intervenuto il giuslavorista e senatore PD Pietro Ichino, con una missiva a un noto inserto satirico. Fatto giustamente presente che la letterina del Governo all'UE è un tantino vaga sull'argomento, e che quindi è anche lecito un certo giramento di balle, il senatore apprezza l'intervento del Premier su Canale 5, in cui nomina il disegno di legge del giuslavorista piddino per riformare l'art.18. In effetti questa proposta affianca alla già nota possibilità di licenziamenti, delle garanzie per il lavoratore di essere reimpiegato al più presto. In particolare il senatore vorrebbe rendere tutelabili tutti i lavoratori, e non solo una parte, trattata dall'articolo in questione. Il ministro del Welfare ha espresso il suo apprezzamento al riguardo e a noi altri rimane un dubbio.
Se davvero fosse questo il progetto del Governo, perché mai bisognerebbe allarmarsi e pensare già a BR e attentati? Qualche maligno, ripensando alla tragica morte del giuslavorista Marco Biagi, ripenserà alla scorta che gli fu negata fino all'ultimo. Qualche perfido ricorderà le motivazioni addotte (se avesse avuto la scorta ci sarebbero stati due morti in più; era solo un rompicoglioni cit. on Claudio Scajola). E infine qualche dietrologo penserebbe a qualche dietrologia, trattandosi dell'uomo allora più esposto politicamente, più minacciato terroristicamente e più lasciato a se stesso paradossalmente. Chi voleva il morto, le BR o qualcosa direttamente dietro le BR?
Noi tutti ci auguriamo che le intenzioni del Governo siano quelle auspicate dal Presidente della Camera. Ma se così non fosse e la previsione sacconiana si avverasse di conseguenza, dovremmo chiederci chi è che vuole il morto.