160'000'000'000 euro: patrimonio evaso in Italia ogni anno*
60'000'000'000 euro: denaro derivante dalla corruzione in Italia ogni anno*
Queste cifre astronomiche fanno di noi uno degli stati più opachi al mondo. Sarebbe ragionevole pensare che almeno in tempo di crisi si pensasse a recuperare da qui il denaro che serve, prima di "mettere le mani eccetera eccetera". E invece...
Se poi dovessimo credere ai vari ministri, in questo momento gli evasori starebbero tremando di paura. I corrotti si saranno senz'altro cagati in mano quando il Primo Ministro ha minacciato una dura, durissima rappresaglia contro di loro. Mai silenzio fu più assordante.
Le iniziative contro questi reati, qualunque sia la loro provenienza, giacciono dimenticate. In compenso i vari governi degli ultimi 20 anni si sono arrabattati come pochi per salvare gli amici e gli amici degli amici con leggi vergogna di gittata poi universale. La ex-Cirielli ad esempio, assicura dal 2005 la prescrizione a diversi reati di frode fiscale, facendola scattare 7 anni e mezzo esatti dopo che il reato è stato commesso.
Proposte in grado di combattere davvero questi reati, sono arrivate un mese fa alla festa del Fatto Quotidiano, da magistrati di fama Nazionale.
P. Davigo, giudice cassazionista |
Il Procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, ci ricorda che i principali paradisi fiscali sono ben noti; è ora di chiudere le frontiere fiscali con le varie Cayman sparse per il mondo.
Piercamillo Davigo, senza che vi ricordi chi sia, introduce uno stratagemma contro la malapolitica, già in uso negli Stati Uniti (dove tra l'altro gli evasori li arrestano a differenza nostra): i politici neoeletti vengono sottoposti a un tentativo di corruzione, che è falso a loro insaputa. Se accettano la mazzetta, ricevono le manette in omaggio.
Lo stesso Davigo propone anche una modifica dell'articolo 708, in modo da permettere la confisca dei beni non confacenti lo status anche agli incensurati che dichiarano meno di quello che hanno (attualmente la confisca può riguardare solo chi ha già condanne in materia).
Ci sarebbero leggi da fare, leggi da tagliare, ma non ci si può aspettare un intervento spontaneo da parte loro. Deve essere chiaro a tutti che i nostri dirigenti non faranno mai qualcosa di buono, se non li costringiamo noi.
*Corte dei conti
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