giovedì 27 ottobre 2011

Un bel cavallo e le dannate briglie

Forse non tutti hanno idea dell'immenso potenziale che l'Italia ha. Forse tutti questi scandali, queste oscenità e le mostruosità della politica ci hanno fatto dimenticare il nostro patrimonio nazionale, che è qualcosa di enorme.
Un patrimonio culturale, ambientale, storico, intellettuale, artistico, letterario che gli Stati Uniti se lo sognano.

Abbiamo ed abbiamo avuto i nostri eroi e i nostri personaggi illustri. Nulla a che vedere con certi miti di oggi, figli dei media, ologrammi che non fanno la storia, ma ne proiettano una di riserva nelle nostre menti alienate. Non ci importa dei nostri scavi, non dei nostri monumenti e delle riserve naturali. Nulla dell'arte e le sue radici ben piantate nel suolo italico. Niente di tutto ciò ci attira, molto meglio i centri multimediali.

In questo scenario gli usurpatori della Patria agiscono indisturbati, depredando il depredabile, distruggendo con l'abbandono ciò che non frutta loro qualcosa di immediato. Eppure dovrebbe come minimo inquietare la prospettiva di essere un signor Paese ma lasciato a morire. 

Tempo fa, pensando all'Albania, avrei evocato alla mia mente scenari sgradevoli, di irrimediabile tristezza. Questo perché non mi ero mai soffermato a vedere le dirette immagini di quei luoghi: una bellezza naturale d'altri tempi. E la Grecia? Quella che fu la madre della cultura (e la nostra Italia la più bella delle sue figlie) oggi versa in condizioni turpi, tristi, agghiaccianti per chiunque abbia un minimo di sensibilità.

Pensate davvero che siamo così diversi da stati come questi? Pensate davvero che non dobbiamo temere un futuro così buio? Eppure è questo che succede quando una popolazione non ha identità e si lascia sfruttare da un nutrito manipolo di briganti, gente magari educata al benessere, come direbbe quello, ma diseducata alla bellezza e al nazionalismo.

Ciò che questi signori fanno è tremendo: si appropriano di una creatura libera, bella e vigorosa, la legano con stretti lacci per non farsela scappare. E poi la sottomettono tristemente al loro volere, per trascinarla con se nel dirupo. Prendiamo atto che l'Italia è il cavallo più bello di tutti, ma che è imbrigliato da cavalieri egoisti e indegni.

1 commento: